Sainte-Soline, contro i mega-bacini per l’agroindustria

Sabato 25 marzo 2023 a Sainte-Soline, nel dipartimento delle Deux-Sèvres nella regione della Nuova Aquitania nell’Ovest della Francia, circa 30 000 persone si sono radunate per esprimere il loro rifiuto alla privatizzazione di immense riserve d’acqua e, in generale, il rifiuto verso l’agricoltura capitalista devastatrice. L’obiettivo della protesta era contrastare la costruzione di un mega-bacino idrico, un progetto voluto da una cooperativa di agro-industriali e sostenuto dal governo. La reazione della polizia alla manifestazione, chiamata da Les Soulèvements de la Terre e dalla Confederation Paysanne, è stata efferrata: 4’000 granate, tra assordanti, esplosive e lacrimogeni, lanciate sui manifestanti con oltre 250 feriti, di cui quattro con ferite gravi e una persona in condizioni gravissime.

Di seguito il comunicato delle persone solidali:

Sabato 25 marzo a Sainte- Soline, il nostro compagno S. è stato colpito alla testa da una granata esplosiva durante la manifestazione contro il bacino idrico.
Nonostante il suo stato di assoluta emergenza, la prefettura ha consapevolmente impedito ai servizi di assistenza sanitaria prima di intervenire, e dopo di trasportarlo in un ospedale in cui potesse ricevere le cure adeguate. Attualmente si trova in terapia intensiva neurochirurgica. La sua prognosi vitale è ancora riservata.
L’esplosione di violenza che i manifestanti hanno subito ha provocato centinaia di feriti, con diverse lesioni fisiche gravi, come riportano i vari bilanci disponibili.
I 30.000 manifestanti erano venuti con l’obiettivo di bloccare la costruzione del mega-bacino idrico di Sainte-Soline: un progetto di monopolizzazione dell’acqua da parte di una minoranza e a vantaggio di un modello capitalista che non ha più nulla da difendere se non la morte. La violenza del braccio armato dello Stato democratico ne è l’espressione più evidente.
Nella breccia aperta dal movimento contro la riforma delle pensioni, la polizia mutila e cerca di assassinare per impedire la rivolta, per difendere la borghesia e il suo mondo.
Nulla indebolirà la nostra determinazione a porre fine al loro dominio. Martedì 28 marzo e nei giorni successivi, rafforziamo gli scioperi e i blocchi, scendiamo in piazza, per S. e per tutti i feriti e i rinchiusi dei nostri movimenti.
Viva la rivoluzione.
Dei compagni di S.
PS: Se avete informazioni sulle circostanze del ferimento di S., contattateci all’indirizzo: s.informations@proton.me.

 

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