IMBRICCHIAMOCI 25° EDIZIONE 20/21/22 GIUGNO 2025

 

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EQUISETO RIBELLE

Equiseto ribelle

terza giornata mangia erbe

sabato 28 giugno ore 14.45 parcheggio società Cattolica Segno(vado ligure)

giornata dedicata alla raccolta delle erbe per i ripieni e di erbe per preparare piccoli rimedo a piccoli infortuni

 

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Nessuna pace per chi vende guerra

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METTETE DEI CANNONI NEI VOSTRI FIORI

 

 

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Sainte-Soline, contro i mega-bacini per l’agroindustria

Sabato 25 marzo 2023 a Sainte-Soline, nel dipartimento delle Deux-Sèvres nella regione della Nuova Aquitania nell’Ovest della Francia, circa 30 000 persone si sono radunate per esprimere il loro rifiuto alla privatizzazione di immense riserve d’acqua e, in generale, il rifiuto verso l’agricoltura capitalista devastatrice. L’obiettivo della protesta era contrastare la costruzione di un mega-bacino idrico, un progetto voluto da una cooperativa di agro-industriali e sostenuto dal governo. La reazione della polizia alla manifestazione, chiamata da Les Soulèvements de la Terre e dalla Confederation Paysanne, è stata efferrata: 4’000 granate, tra assordanti, esplosive e lacrimogeni, lanciate sui manifestanti con oltre 250 feriti, di cui quattro con ferite gravi e una persona in condizioni gravissime.

Di seguito il comunicato delle persone solidali:

Sabato 25 marzo a Sainte- Soline, il nostro compagno S. è stato colpito alla testa da una granata esplosiva durante la manifestazione contro il bacino idrico.
Nonostante il suo stato di assoluta emergenza, la prefettura ha consapevolmente impedito ai servizi di assistenza sanitaria prima di intervenire, e dopo di trasportarlo in un ospedale in cui potesse ricevere le cure adeguate. Attualmente si trova in terapia intensiva neurochirurgica. La sua prognosi vitale è ancora riservata.
L’esplosione di violenza che i manifestanti hanno subito ha provocato centinaia di feriti, con diverse lesioni fisiche gravi, come riportano i vari bilanci disponibili.
I 30.000 manifestanti erano venuti con l’obiettivo di bloccare la costruzione del mega-bacino idrico di Sainte-Soline: un progetto di monopolizzazione dell’acqua da parte di una minoranza e a vantaggio di un modello capitalista che non ha più nulla da difendere se non la morte. La violenza del braccio armato dello Stato democratico ne è l’espressione più evidente.
Nella breccia aperta dal movimento contro la riforma delle pensioni, la polizia mutila e cerca di assassinare per impedire la rivolta, per difendere la borghesia e il suo mondo.
Nulla indebolirà la nostra determinazione a porre fine al loro dominio. Martedì 28 marzo e nei giorni successivi, rafforziamo gli scioperi e i blocchi, scendiamo in piazza, per S. e per tutti i feriti e i rinchiusi dei nostri movimenti.
Viva la rivoluzione.
Dei compagni di S.
PS: Se avete informazioni sulle circostanze del ferimento di S., contattateci all’indirizzo: s.informations@proton.me.

 

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Mappare!

Dopo che lo scorso settembre il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha avviato il “Tavolo Tecnico delle materie prime critiche”, nei giorni scorsi il ministro Adolfo Urso, nel corso di un’intervista a Repubblica, si è espresso nuovamente sulla tematica delle terre rare e del loro approvigionamento. Oltre a sostenere la necessità per l’Italia di sganciarsi dalla dipendenza dalla Cina in questo settore e avviare un nuovo piano di ricerca nazionale, considerando la disponibilità di almeno 15 minerali nel sottosuolo italiano, il ministro ha promesso una mappatura completa nel giro di pochi mesi, come fase preliminare per un nuovo ciclo di produzione estrattiva.

Di seguito come riportato da vari giornali:

 https://www.genovatoday.it/green/miniera-titanio-parco-beigua.html

https://economiacircolare.com/materie-prime-critiche-mappa-europa-estrazioni/

https://www.repubblica.it/economia/2023/04/11/news/caccia_alle_terre_rare_litalia_riapre_le_miniere_di_minerali_dimenticati-395676410/

https://www.startmag.it/smartcity/governo-terre-rare/

https://www.ohga.it/cosa-sono-le-terre-rare-i-minerali-preziosi-che-litalia-vuole-mappare/

Per approfondire il Tavolo Tecnico Materie Prime Critiche:

https://www.mise.gov.it/index.php/it/impresa/competitivita-e-nuove-imprese/materie-prime-critiche/materie-prime-critiche

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La C.E.T. non molla l’osso e ricorre contro lo stop alle ricerche

Dopo che lo scorso maggio il TAR ligure aveva confermato il divieto di effettuare ricerche minerarie nell’area del monte Tarinè, la Cet – Compagnia Europea per il Titanio – è tornata alla carica, presentando a dicembre ’22, un ricorso, il terzo, e questa volta al Consiglio di Stato.

Non ci è dato al momento sapere quali siano le argomentazioni presentate dalla CET per tentare di ribaltare il divieto di ricerche, ma evidentemente non ha intenzione di rinunciare alle ispezioni geologiche sul Beigua nonostante l’assurdità del progetto.

Non è ancora, evidentemente, il momento di abbassare la guardia.

Contro la miniera al Beigua, contro ogni estrattivismo, contro la società digitale.

Notizie apparse sui media:
https://www.genova24.it/2022/12/titanio-del-beigua-la-societa-interessata-a-fare-ricerche-minerarie-ha-presentato-un-nuovo-ricorso-328690/
https://www.genovatoday.it/cronaca/titanio-beigua-ricorso-cet-consiglio-stato.html
http://www.parcobeigua.it/dettaglio.php?id=72586
https://www.geopop.it/in-italia-si-trova-uno-tra-i-piu-grandi-giacimenti-di-titanio-al-mondo-perche-non-viene-estratto/

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3 Dicembre @ La Miccia (Asti)- INCONTRO SU ESTRATTIVISMO-

SABATO 3 DICEMBRE H 19:30
alla Miccia (via Toti 5 – Asti)
Quattro chiacchiere con alcun3 compagn3 liguri sulla lotta contro la Miniera di Titanio nell’area naturale del Monte Beigua.
L’area naturale del Monte Beigua (al centro della Liguria tra Genova e Savona) è stata sotto attacco da parte di chi avrebbe voluto renderla una enorme miniera.
La minaccia è dovuta dalla presenza di rutilo, un minerale da cui si estrae il titanio, metallo molto richiesto dalle industrie soprattutto per batterie di computer, smartphone e pannelli solari, nel sottosuolo del Monte Tarinè.
Il progetto della ricerca di Titanio nell’area del monte Tarineè rientra nel modello dell’estrattivismo ovvero l’accaparramento di risorse per mano di grandi interessi privati, nazionali ed esteri, Stato e finanza nelle sue varie declinazioni. È la
più attuale tendenza del capitalismo che globalizza i suoi profitti condannando gli umani insieme a tutto il vivente allo sconvolgimento e alla miseria, portando con sé disgregazione delle comunità locali, militarizzazione dei territori e repressione violenta di ogni forma di
opposizione.

 

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2-11 settembre: Sollevamenti della Terra in marcia

DALLA RISAIA DI PONTICELLI AL CORNO ALLE SCALE, UNA MARCIA PER DIRE NO A OPERE DANNOSE E IMPOSTE.

 Perché la marcia

 La Regione Emilia Romagna ha stanziato 5,8 milioni di euro per il progetto di un nuovo impianto di risalita al Corno alle Scale. Il progetto prevede lo smantellamento della seggiovia esistente e il suo prolungamento di circa 200 metri su un tratto di montagna ripido e battuto da forti venti. Siamo contrari a questa nuova opera, e tali restiamo anche di fronte alle immaginarie “varianti” che talvolta vengono proposte.

Ci sono evidenti motivi di tutela della montagna a giustificare la nostra contrarietà, ma anche considerazioni ambientali di ordine più generale. A causa dei cambiamenti climatici la neve naturale non è sufficiente a garantire piste innevate sotto i 2000 metri, e quindi deve essere “sparata” una quantità esorbitante di neve artificiale, che ha costi energetici elevatissimi e comporta il prelievo e la contaminazione delle acque. Il principale promotore dal lato imprenditoriale della nuova opera, Marco Palmieri (Piquadro), secondo “Un’idea di Appennino” (Maggio 2022) si dice soddisfatto dalla stagione sciistica al Corno, ma, scrive il mensile, “la siccità […] ha obbligato ad un massiccio impiego di neve artificiale” e dunque “c’è bisogno delle conferme dei denari pubblici nonché di  ulteriori misure, magari per quanto riguarda le bollette dei consumi energetici, cresciute oltremodo negli ultimi mesi.” Nel pieno della crisi climatica, e con costi dell’energia sempre in crescita, mettere soldi pubblici (cioè nostri) su operazioni di questo tipo ci sembra sconsiderato. Sulle modalità con cui vengono stanziate le risorse pubbliche torneremo più avanti.

Perché la risaia (e perché il Passante)

  La marcia è la modalità di lotta che abbiamo deciso di intraprendere contro quanto descritto. Una marcia lenta, sentendo la terra sotto i piedi, attraverserà la provincia bolognese da Ponticelli di Malalbergo fino al Corno alle Scale. Il punto di partenza non è casuale, ma si ricollega a una battaglia vinta da attivisti/e e militanti della pianura raccolti nella Rete NO HUB, che ha impedito la cementificazione di un’antica risaia che stava per essere sacrificata sull’altare della logistica. Altro progetto “simbolico” che incontreremo lungo il cammino è quello del Passante di Bologna, ovvero l’allargamento del sistema Autostrade/Tangenziale fino a 16/18 corsie. Il progetto è voluto da governo nazionale, Regione, Città Metropolitana e Comune capoluogo ed è ampiamente riverniciato di “green” e “partecipazione”. Tuttavia, le istituzioni che lo propongono non hanno neppure risposto alla richiesta di sottoporlo a una Valutazione di Impatto Sanitario. Al servizio degli attesi 65 milioni di veicoli/anno saranno costruiti 8 nuovi distributori di benzina, gran parte dei quali su terreno agricolo.

Logistica e cemento contro l’agricoltura

 Colto o incolto che sia, un terreno cementificato è perso per sempre. La terra ci nutre, trattiene l’acqua, immagazzina il carbonio. Un quarto della biodiversità del pianeta si trova nel suolo. Non possiamo restare insensibili! Fra il 2019 e il 2020 il suolo consumato in Italia è aumentato  di 56,7 chilometri quadrati, ovvero un equivalente di circa oltre venti campi di calcio al giorno (fonte Sole 24Ore, 2/12/2021). A ondate successive, le costruzioni industriali, residenziali e ultimamente per la logistica hanno proseguito l’opera di distruzione (e la logistica, come le vicende dell’ Interporto dimostrano, ha spinto in avanti anche le dinamiche di sfruttamento della manodopera). Nulla di concreto viene fatto per recuperare le aree dismesse, e si preferisce, per avidità, cementificare aree verdi. Avremmo invece bisogno di agricoltura di prossimità per poter mangiare cibo sano e locale, non dipendente da catene di fornitura lunghe, inquinanti, costose e fragili. La cementificazione conviene solo agli speculatori immobiliari, alle multinazionali dell’agroalimentare, alle catene dei supermercati e alle potentissime aziende della logistica.

Terra sprecata, soldi buttati

 Le promesse degli amministratori quando promuovono opere inutili e nuovi scatoloni per la logistica sono sempre due: crescita economica del territorio e lavoro. Sono promesse false. Molti di più sarebbero i posti di lavoro e il benessere sociale promuovendo e finanziando sanità pubblica, cultura e lavori sostenibili e utili. Dopo decenni in cui ci hanno detto che “i soldi non ci sono”, ora è evidente che mentivano. Il nuovo modo per nasconderli è vincolarli a una destinazione. Così succede per il Passante, così per il PNRR, e così per i 5,8 milioni destinati al nuovo impianto di risalita. Che dovrebbero trovare destinazioni assai migliori. Sta all’intelligenza sociale individuarle e imporle.

Non ci aspettiamo più nulla dai governanti che hanno accelerato il disastro. Nessuno può ignorare la catastrofe che ne consegue.

Si tratta ancora una volta di riprendere in mano il nostro destino e di organizzarsi per passare all’azione.

L’assemblea promotrice, 5 giugno 2022.

La marcia partirà da Ponticelli presso la Casa del Popolo il 2 settembre e l’arrivo previsto al Corno alle Scale è l’11 settembre.

Tappe e programma: https://sollevamentiterra.noblogs.org/post/2022/08/30/le-tappe/

Info: sollevamenti@riseup.net

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Indicazioni Campeggio contro la miniera di titanio sul Beigua

Ciao!
il campeggio si svolgerà nei pressi di passo Cerusa (Parco del Beigua SV)
https://goo.gl/maps/eS5juip147uVwkbE8
per raggiungerlo:

in macchina:
uscita autostrada Genova Prà, proseguire verso Voltri, dopo 500 mt (nei pressi della stazione di Voltri) prendere il bivio per Mele-Turchino, proseguire lungo questa strada fino al bivio Masone-Faiallo prendere per Passo del Faiallo proseguire per circa 12 km, il campeggio sarà sulla tua destra.

a piedi:
dalla stazione di Genova Voltri prendere autobus 97 per Fiorino, scendere al capolinea prendere sentiero ++rosso seguire fino all’Alta Via  (AV) e imboccarla in direzione ponente, questa si congiungerà con l’asfalto, il campeggio sarà sulla tua destra.

RICORDATEVI DI PORTARE SU ACQUA!

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Programma campeggio 29/30/31 Luglio

Venerdì 29

ore 11.00 inizio campeggio, allestimento del campo base
ore 13.00 pranzo condiviso
ore 17.30 chiacchiera di apertura e presentazione dell’opuscolo informativo sulla zona del Beigua e il progetto devastante che la minaccia.

a seguire cena vegana benefit per il tendone.

Sabato 30

ore 8.30 camminata attraverso i luoghi minacciati dalla costruzione della miniera, la camminata durerà circa 6 ore (AGILI!AGILI!)

pranzo al sacco

ore 18.00 presentazione dell’opuscolo

La guerra del sottosuolo. Il campo di battaglia delle materie prime
Lo sfruttamento delle materie prime costituisce forse uno degli aspetti materiali più crudi del potere a causa della devastazione che provoca, ed esso rivela allo stesso tempo, profondamente, i rapporti sociali che sono alla base di questa “marcia del progresso”. Queste pagine si focalizzano sull’aspetto più materiale del dominio, su alcuni dei suoi nervi scoperti, sulle radici attraverso cui scorrono le sostanze di cui si nutre per continuare ad espandersi e ad accrescere la sua potenza.
Quelle radici che penetrano profondamente nel ventre della terra, che sconvolgono il pianeta, l’intossicano, lo surriscaldano, lo devastano.
Innumerevoli esseri umani e non umani sono sacrificati ogni giorno – ridotti in schiavitù, avvelenati, uccisi da armi sempre più potenti e sofisticate – per il possesso di quegli elementi del sottosuolo attraverso i quali si è fabbricato un sistema di sfruttamento su scala mondiale. La macchina devastatrice è fortemente dipendente dal carbone, dal petrolio, dal gas, dai minerali… e ciò provoca non solamente guerre e conflitti e sanguinari, ma anche lotte e rivolte ai quattro angoli del pianeta.

a seguire cena vegana benefit per il tendone.

Domenica 31

ore 10.00 confronto su prospettive e proposte di lotta all’estrattivismo e al mondo che lo produce

a seguire pranzo condiviso e smontaggio del campeggio.

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La tre giorni di campeggio si svolgerà nell’area del Parco del Beigua, il luogo preciso verrà comunicato venerdì mattina sul blog: delcoloredellaterra.noglogs.org o sul canale telegram: delcoloredellaterra, se vuoi ricevere le indicazioni precise puoi scrivere alla mail delcoloredellaterra@anche.no

All’interno del campeggio sarà presente una cucina autogestita, ci sarà la possibilità condividere la cucina da campo, ognuno provvederà ai propri pranzi mentre le cene saranno benefit per l’acquisto del tendone utile per proseguire anche durante le stagioni più fredde incontri e presidi.

Per chi le possiede portate bussola e cartine del parco del Beigua utili per la camminata del sabato.

Portatevi le stoviglie e il bicchiere, non avremo nulla di monouso, cerchiamo di non essere impattanti per l’ambiente, riduciamo la spazzatura al minimo.
Portati la tenda e tutto il necessario per campeggiare tre giorni, la zona è raggiungibile in auto/furgone.

Spazio per distro e autoproduzioni (portati il tavolo).

per ulteriori info, proposte e suggerimenti: delcoloredellaterra@anche.no

NO MINIERE NÉ SUL BEIGUA NÉ ALTROVE!
CI VEDIAMO IN MONTAGNA!

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29-30-31 LUGLIO CAMPEGGIO CONTRO LA MINIERA DI TITANIO

Torniamo sui monti, con tre giorni di campeggio, per incontrarci e condividere esperienze e proposte di lotta all’estrattivismo e al sistema che lo produce.

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Progetti di estrazione di Litio nel Lazio

Negli ultimi mesi la regione Lazio ha ricevuto diverse richieste di ricerca per possibili progetti di estrazione del litio nelle regioni dell’Alto Lazio. Non si tratterebbe di nuovi scavi ma di sfruttare pozzi già esistenti, scavati da ENI a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Proponiamo qui di seguito una veloce rassegna stampa di quanto uscito recentemente sui media locali e nazionali, che riportano cifre e aggiornamenti sullo stato dei progetti, mancando per contro -immancabilmente- di una minima analisi critica che si scosti dal mantra (o “specchietto per le allodole”) della transizione energetica e di quanto finalmente anche nel Belpaese ci sia una “risorsa” mineraria da vendere alle multinazionali, per sentirsi importanti nello scacchiere energetico globale.

Le aziende che al momento hanno innoltrato le richieste sono la società tedesca Vulcan Energy Resources e l’italo-australiana Energia Mineral Italia, che fa riferimento alla multinazionale Altamin, già presente in Italia con il Progetto di Gorno (per il riavvio della miniera di piombo e zinco in Lombardia) e un piano per la ricerca di cobalto in Piemonte a Usseglio. Quest’ultima, per il proseguimento delle sue ricerche, ha ottenunto l’esenzione dall’obbligo di sottoporsi ad una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

Rassegna Stampa:
https://www.auto21.net/2022/01/25/vulcan-ottiene-i-permessi-per-valutare-lestrazione-diretta-di-litio-nel-lazio/
https://www.ilnuovomagazine.com/a-campagnano-e-anguillara-parte-la-caccia-al-litio-loro-bianco/
https://www.orticaweb.it/lago-di-bracciano-e-partita-la-caccia-al-litio-sul-territorio/
https://notizie.lazio.it/2022/06/13/litio-a-roma-e-caccia-alloro-bianco-giacimenti-a-nord-della-capitale-ora-si-comincia-a-scavare-11/
https://www.vignaclarablog.it/20220426104990/una-possibile-miniera-di-litio-fra-cesano-e-campagnano/
https://www.ilsole24ore.com/art/l-australiana-altamin-caccia-litio-pozzi-campagne-lazio-AEnre5YB
https://www.ilnuovomagazine.com/a-campagnano-e-anguillara-parte-la-caccia-al-litio-loro-bianco/
https://quifinanza.it/economia/video/corsa-litio-italia-giacimento-roma-oro-bianco/651553/
https://www.lamiacittanews.it/giacimenti-di-litio-nelle-campagne-laziali-e-caccia-alloro-bianco/
https://www.startmag.it/energia/ecco-le-aziende-estere-che-cercano-litio-in-italia/
https://www.ilmessaggero.it/viterbo/litio_acqua_nepi_tesoro_arrivano_i_sondaggi_in_profondita-6678996.html
https://www.ilmessaggero.it/viterbo/litio_ricerche_sottosuolo_viterbo_la_proposta_di_societa_australiana-6732852.html
https://it.marketscreener.com/quotazioni/azione/ALTAMIN-LIMITED-38908851/attualita/Altamin-Limited-fornisce-un-aggiornamento-dei-permessi-per-applicazioni-di-litio-in-salamoia-40304373/

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Pizzata benefit Contro la miniera!

Domenica 19 Giugno dalle 12 presso la Libera Collina di Castello, in Piazza Santa Maria in Passione nel centro storico di Genova.

Contro la miniera di titanio sul Beigua, contro il modello estrattivista predatorio ed il sistema tecno-industriale che lo sorregge.
No miniere, nè qui nè altrove.

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Sentenza TAR Liguria su Miniera del Beigua

Il 27 maggio 2022 il TAR della Liguria ha emesso una sentenza rispetto a 3 ricorsi diversi tra loro che riguardavano il progetto di ricerca di Titanio nell’area del Monte Tarinè. In sostanza: viene accolto il ricorso delle associazioni ambientaliste che chiedevano l’estenzione del divieto di estrazione anche alla Zona speciale di conservazione (Zsc) contigua all’area del Parco Naturale Regionale; viene respinto il ricorso della C.E.T. rispetto ai limiti imposti dalla Regione Liguria; viene rigettato il ricorso dei comuni coinvolti che chiedevano l’estensione del divieto anche fuori le zone protette. Quindi, di fatto, la C.E.T è ora autorizzata a continuare le sue esplorazioni geologiche ma solo su una porzione di territorio che equivarrebbe al 39% di quanto inizialmente ottenuto.

https://www.genova24.it/2022/05/titanio-del-beigua-tar-ferma-la-ricerca-nelle-zone-protette-via-libera-per-gli-altri-183-ettari-305777/

https://www.ansa.it/liguria/notizie/2022/05/27/ricerca-titanio-del-beigua-tar-accoglie-ricorso-ambientalisti_c0160d32-3499-4378-b38e-8c178674a663.html

https://www.ivg.it/2022/05/titanio-sul-beigua-il-tar-respinge-ricorso-di-cet-e-regione-illegittimo-il-permesso-di-ricerca-mineraria/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/31/liguria-stop-alla-ricerca-del-titanio-nella-zona-protetta-ai-confini-del-parco-il-tar-annulla-il-permesso-della-giunta-toti-incomprensibile/6610020/

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